Il segno della follia by Renato Scarinci

Il segno della follia by Renato Scarinci

autore:Renato Scarinci [Scarinci, Renato]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2021-10-19T04:00:00+00:00


Le cene da Clara

I giorni continuavano a passare senza arrivare a nessun risultato, continuava a leggere le relazioni , ma senza trovare nessuna connessione tra le varie informazioni, erano stati rintracciati tre poliziotti che avevano partecipato alle indagini, uno dei quali era stato trasferito al commissariato di Roma nord mentre gli altri due nel viterbese.

Era andato personalmente a interrogarli ma non ne aveva ricavato niente di più di quello che ormai già sapeva.

Aveva cercato notizie dalla scientifica e dal medico legale, ma nessuna informazione era utile, non c’erano impronte sulle ragazze, non era stato possibile trovare tracce di DNA, non erano state ritrovate o cercate impronte di scarpe nei giardinetti.

Nessuna seppur piccola novità veniva loro incontro e intanto aumentava il senso di frustrazione del vice questore e le sue continue passeggiate erano sempre meno rilassanti ma durante una di queste si trovò nuovamente davanti alla pasticceria.

Anche se le sue giornate erano totalmente prese dalla ricerca di un pur se minimo indizio che potesse indirizzarlo alla ricerca di una soluzione, il pensiero di Roberto andava spesso a Clara e ai suoi magnifici occhi. Erano tanti anni che non aveva più simili sensazioni e la situazione lo lasciava stupito e impaurito nello stesso tempo.

Era verso sera, il negozio era vuoto e dopo un attimo di esitazione entrò e le due donne gli corsero immediatamente incontro abbracciandolo e baciandolo. Un senso di tenerezza lo avvolse e ricambiò baci e abbracci.

Dopo pochi convenevoli lo convinsero a restare li a cena con loro, chiusero il negozio e approntarono un gustoso banchetto di supplì, crocchette di patate e pizzette. Non avevano la birra ma si accontentò facilmente di una coca cola ghiacciata.

Fu una serata molto piacevole, si fece raccontare della scuola da Elisa, condivise con Clara vari momenti della loro vita solo accennando a quelli più tristi e rise molto, come non faceva più da molti anni, sempre abbracciato a Elisa che aveva ascoltato mille volte il racconto della madre su quel tenero ragazzo che le aveva salvato la vita.

Nell’andare via Clara riuscì a strappargli la promessa che sarebbe tornato presto a trovarle e, visto che loro la sera si trattenevano sempre al momento della chiusura per mangiare qualcosa, sarebbe stato meraviglioso averlo lì con loro , concludendo che avrebbe trovato anche un’ottima birra.

Quella che era stata una semplice promessa diventò, senza nemmeno rendersene conto, una consuetudine.

Dopo tanti anni passati in giro a cenare in tristi trattorie, Roberto iniziava a pensare di aver trovato finalmente un porto accogliente.

Le cene iniziarono a essere sempre più frequenti e alla fine, mentre Elisa andava a trovare qualche amica, il vice questore accompagnava Clara fin sotto casa. Erano rilassanti passeggiate sotto braccio , tra chiacchiere e risate, e quando si lasciavano il distacco diventava ogni volta più difficile.

Una sera, invece del solito bacio sulla guancia, Clara si strinse teneramente a lui e le loro bocche si trovarono senza nessuna difficoltà.

La mattina dopo trovò numerosi giornali sulla sua scrivania, il lavoro che stavano facendo i suoi uomini aveva scatenato la fantasia



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